E’ attiva da oggi “DaAaB”, la prima “google app” in Italia in grado di integrare tutti i mezzi pubblici regionali, sia per quanto riguarda la consultazione di orari e la ricerca di coincidenze e tragitti, sia per l’emissione unificata del biglietto, raggruppando in un’unica piattaforma le aziende di Trasporto pubblico locale.
La presentazione di questa vera e propria “rivoluzione 4.0” della mobilità si è tenuta questa mattina a Ca’ Farsetti: sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Venezia e della Città Metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, il direttore di Confservizi Veneto, Nicola Mazzonetto, e il professor Fabio Carrera, che ha coordinato il gruppo di lavoro. Erano presenti inoltre la vicesindaco Luciana Colle e gli assessori comunali Paola Mar, Francesca Zaccariotto e Michele Zuin, nonché il presidente di Confservizi Veneto, Massimo Bettarello, e i presidenti delle aziende di Trasporto pubblico locale partner del progetto (Avm Holding, Actv, Alilaguna, Atvo, Mom e Atv).
“La cosa più bella è il team di ragazzi che ha lavorato all’applicazione – ha subito messo in rilievo il sindaco Brugnaro nel suo intervento -: il fatto che idee nuove e voglia di rischio imprenditoriale trovino luogo a Venezia, dà davvero il metro di quanto si possa ripartire da qui e di come ci stiamo impegnando a farlo, come Amministrazione, ponendo le condizioni affinché progetti innovativi funzionino. Ai giovani diciamo, venite qui, credete nel nostro territorio perché ci sono le possibilità di ripartire”. “DaAaB” è infatti nata a Venezia, su coordinamento del professor Carrera – che ha coinvolto un team di giovani per la maggior parte di origini veneziane e venete, oppure divenuti veneziani d’adozione – e con la collaborazione internazionale di universitari del Mit di Boston, di sviluppatori della Silicon Valley e di ricercatori del Santa Fe Institute, in una sorta di “fuga di cervelli” al contrario.
“Si tratta di un’idea semplice – ha continuato poi Brugnaro– aperta, che semplifica la vita ai cittadini e che a noi interessa estendere ulteriormente alla mobilità privata, affinché si arrivi ad un’integrazione completa delle varie forme di trasporto su tutto il territorio. E’ importante infine vedere questa ‘app’ come una grande opportunità rispetto al turismo, che va razionalizzato e sfruttato nel modo giusto, offrendo servizi utili, ma anche di conoscenza del territorio”.
Gratuita, multilingue (è attiva anche in cinese) e “open”, “DaAaB” è un’applicazione “inter-operabile”, che sfrutta una tecnologia d’avanguardia basata sui sistemi adattivi complessi, che sono da anni oggetto di ricerca degli istituti statunitensi coinvolti. Il progetto ha preso avvio nel 2014 con la sperimentazione avvenuta in Atvo nel Veneto Orientale: sono stati effettuati test che hanno coinvolto già 2000 utenti, per un totale di 1 milione di ricerche svolte. Per quanto riguarda l’opzione di consultazione degli orari, funziona in tutto il mondo, dato che utilizza lo standard Gtfs sviluppato da Google Maps; per la sua funzione di acquisto di biglietto è estendibile a livello nazionale ed estero, dato che è compatibile con tutti i lettori di codici, monitora le operazioni in tempo reale e include l’importante funzione di conoscere i flussi.
“Il nostro obiettivo più ampio a livello di Regione – ha dichiarato l’assessora De Berti – è arrivare al biglietto unico. A noi interessa davvero che i sistemi siano compatibili con le tecnologie usate finora dalle singole aziende di Trasporto pubblico locale, che hanno investito nella digitalizzazione della bigliettazione fin dal 2004 e che giustamente non vogliono veder vanificato il lavoro fatto fin qui. Con questa ‘app’ dimostriamo che il Veneto non è solo un’eccellenza nella sanità e nel turismo, ma anche nella mobilità. Puntiamo sempre di più sull’inter-modalità e l’integrazione dei mezzi di trasporto, perché vogliamo riuscire a convincere quanti usano i mezzi privati per muoversi a sostituirli con quelli pubblici”.
“DaAaB è un app modulare che ci farà arrivare al biglietto unico – ha continuato in merito Mazzonetto– perché capace di mettere insieme tutte le piattaforme delle diverse aziende di Trasporto pubblico locale. L’altro aspetto importante di questo progetto è poi che è stato sviluppato nel settore pubblico, a dimostrazione di come e quanto funziona”.
“Quello che ci proponiamo ora di fare è di creare a Venezia 10 nuove start up da 10 persone ognuna – ha spiegato infine il professor Carrera, ringraziando quanti hanno reso possibile il progetto e in particolare il consigliere delegato all’Innovazione e Smart City, Luca Battistella –: vogliamo infatti sviluppare ulteriormente il ‘made in Venice’, mettendo in campo competenze per cercare e proporre soluzioni alle problematiche che la città affronta, perché desideriamo contribuire al suo ripopolamento, partendo dal lavoro qualificato per i giovani”.
E i giovani sviluppatori di “DaAaB” sono: Nicola Musolino (veneziano dell’Angelo Raffaele), Andrea Scarpa (veneziano di Pellestrina), Andrea Toffanello (milanese), John Mink (vicentino), Michele Montanari (padovano), Piero Toffolo (veneziano di Cannaregio), Sarah Puccio (palermitana), Paolo Corposanto (veneziano del Lido), Alessia Rizzo (vicentina), Ane Pina (di San Sebastián nei Paesi Baschi), Alice Corona (veneziana del Lido) e Giulia Pasqual (di Montebelluna), che hanno lavorato sotto la guida di Tommaso Minelli (veneziano).